Il Vangelo di Anna

Questo romanzo parla di amore, e delle tante facce che può assumere: per i soldi e il potere, per il divertimento senza pensieri, per un figlio, per una madre, per un animale, per un amico. Ma anche l’amore di un uomo nei confronti di un altro uomo, e delle conseguenze che un sentimento come questo può avere.

Il rapimento di Anna Peano è un vero rebus: nessuno ha visto nulla, nonostante la ragazza sia scomparsa in pieno giorno e in città. Non si riesce a capire per quale motivo i rapinatori utilizzino uno strumento poco affidabile come l'SMS per farsi pagare il riscatto. E non si capisce neanche perché alla famiglia Peano, che è una delle più ricche d'Italia, abbiano chiesto la relativamente misera cifra di due milioni di euro. Un rapimento anomalo sotto molti punti di vista.

Il povero commissario Polloni è tra l'incudine (il Questore) e il martello (il potentissimo padre di Anna): entrambi vogliono risultati in fretta, subito. Il suo capo gli affianca d’autorità una squadra che ovviamente il poliziotto dovrà coordinare, perdendo altro tempo prezioso.

Le indagini sono davvero complicate: nessun indizio, nessun nemico, nessuna macchia nella vita di Anna, studentessa modello, amata da colleghi di università e dai professori. Solo il fratello Marco ha tutte le carte in regola per essere coinvolto nella vicenda: è un disgraziato, nullafacente, strafottente. Approfitta della sua posizione privilegiata per vivere alla giornata, spaccia droga per puro divertimento, senza farne uso, e frequenta pessime compagnie. Pericolose.

Come se questo non bastasse, sembra completamente disinteressato a quello che è successo alla sorella. Sembra il candidato perfetto per essere arrestato, accusato di rapimento con l’aggravante del rapporto di parentela, costretto a confessare dove tiene segregata la sorella, quindi sbattuto in fondo a una cella, insieme ai suoi complici. Ma Polloni è quasi sicuro che non è stato lui. Sensazioni, come spesso capita, ma forti. E allora?

Allora si scava, tra le amicizie della ragazza, nella sua vita. Sembra tutto irreprensibile. Polloni ha visto troppe volte la facciata immacolata di una persona sgretolarsi e rivelare l’orrore di vite vuote, di perversioni al limite dell’umano, e cerca qualcosa che dia un senso a questa incredibile vicenda.

Polloni ha poco materiale su cui lavorare, ma può far conto sul proprio acume e su quello della squadra, in questo caso allargata ad altri quattro elementi. Potrebbe non essere sufficiente a salvare Anna, che si trova davvero in una situazione orribile: incatenata a un palo, in una zona abbandonata, dove difficilmente potrebbe essere trovata per caso. Non si spiega per quale motivo i poliziotti non siano ancora arrivati: l’ultimo messaggio è stato inviato, ne è sicura, ma i soccorsi non arrivano. Solo un cagnolino randagio le tiene compagnia, cercando di aiutarla come può.

Come se non bastasse, Polloni ha uno scontro con Giacomo Rizzo, suo sottoposto, amico e quasi figlio. Dubbi che si insinuano nel loro rapporto di amicizia, dubbi che tra amici non dovrebbero esserci, ma che in alcuni ambienti sono quasi scontati.